L'Italia nel mondo, in Europa e nel Mediterraneo
Bisogna incentivare la promozione della cultura, della lingua
italiana, dello spettacolo e dell'informazione per gli italiani
all'estero, la tutela delle minoranze linguistiche e religiose
tradizionalmente presenti in Italia, e accrescere l'attenzione
alla nuova immigrazione, la cui integrazione appare essenziale
per prevenire tensioni sociali. In tema di tutela delle minoranze,
la RAI ha compiuto sforzi notevoli per assicurare nelle regioni
a statuto speciale programmi televisivi per la minoranza
tedesca in Alto Adige e per quella francofona nella Val d'Aosta
e perfino con per le minoranze ladine e slovene.
Sembra sufficientemente garantita – e talora con ottimi
risultati - l'espressione culturale delle comunità religiose
protestante ed ebraica (molto esigue in Italia), mentre tuttora
insufficiente è la programmazione a favore dei nuovi
immigrati extraeuropei, che dovrebbe essere una delle attività peculiari
e significative del servizio pubblico, come già avviene
in alcuni altri Paesi europei.
I flussi migratori nord/sud e est/ovest,
l'allargamento della Comunità Europea, il ruolo
centrale dell'Italia nel bacino del Mediterraneo inducono
a investire nella informazione e nell'interscambio culturale
soprattutto verso il Nord Africa e il Medio Oriente. Il
sistema Italia deve prepararsi ad un significativo sviluppo
delle sue iniziative di servizio pubblico radiotelevisivo
in queste.
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