Emili Prado
Università Autonoma di Barcellona
La televisione che
converge nella rete
4. – Considerazioni
4.5. - Accesso globale
L’universalizzazione della copertura incide sulla capacità dell’utente nazionale di accedere a un repertorio di contenuti più ampio rispetto all’offerta territoriale proposta dalle piattaforme circoscritte. E’ possibile affermare che diminuisce in modo esponenziale la probabilità che i contenuti dell’industria nazionale portatori di valori culturali e identitari propri entrino a far parte del menu del singolo cittadino.
I dati confermano la preferenza dei cittadini di trovare servizi su Internet nella propria lingua, ma non bisogna affidare a tale vantaggio competitivo la difesa delle posizioni dei contenuti audiovisivi nazionali, in primo luogo perché con la generalizzazione dell’accesso universale, aumenta il numero dei competitor e l’utente avrebbe così la possibilità di avvalersi di un numero crescente di fornitori di servizi e contenuti equiparabili e tenderà a selezionare seguendo un principio di gratificazione. In secondo luogo perché il ventaglio di lingue franche per l’utente dei Paesi sviluppati tende a crescere in base al grado di istruzione.
Per questo l’attrattiva dei prodotti nazionali diventa un fattore strategico. Le iniziative volte ad incrementare la qualità e la visibilità dei prodotti nazionali menzionate nel punto precedente devono essere un fattore vitale.
La prossimità dei contenuti costituisce un fattore di aggancio poiché si riferisce al mezzo dell’utente, al suo insieme di relazioni personali e sociali, al suo universo di cultura condivisa. L’industria nazionale può avvalersi di tale vantaggio e mantenere le funzioni di riproduzione culturale, difesa delle identità, creazione della coesione sociale e del consenso, tutte funzioni coperte dall’audiovisivo nelle tappe precedenti e nello stadio delle coperture legate ai confini.
Un repository, ovvero un grande deposito che riunisca l’insieme della produzione nazionale e che preveda anche uno spazio per la produzione locale, agevolerebbe il mantenimento delle opportunità di contatto del cittadino con prodotti portatori di queste funzioni e sarebbe anche un meccanismo su cui lavorare per costruire l’immagine di un marchio audiovisivo nazionale.
E’ necessario affermare che in un Paese con una lunga tradizione di produzione locale non si deve sottovalutare l’impatto di una probabile integrazione di questa produzione in un repository con queste caratteristiche, sia in termini di aumento del repertorio di prodotti nella propria lingua, sia in termini di trasmissione dei valori culturali e dei tratti identitari.
Anche i prodotti realizzati dai cittadini includono tratti identitari e sociali che possono collaborare nello svolgimento di quelle funzioni un tempo garantite solo dalla televisione di massa.
In questo contesto, la creazione di un indicizzatore di contenuti realizzati dai cittadini avrebbe conseguenze sulla visibilità di tali contenuti dispersi in vari repository, servizi video, aumentando così la probabilità che i cittadini li inseriscano nel proprio menu. Tale opzione acquisisce maggiore importanza nella prospettiva dell’aumento del consumo di tali contenuti nella televisione così detta ibrida.
CONTINUA
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