DOSSIER SUL SEMINARIO DI AMALFI ( 15-16 settembre 2000)
Tv e comunicazione di pubblica utilità/7
Rivista Italiana di comunicazione pubblica, II (6) dicembre 2000, pp. XXX-XXX
Il caso tedesco: Phoenix
Phoenix è nato da una riflessione comune
dei direttori delle maggiori emittenti pubbliche,
dei ministri presidenti dei Länder e del presidente
del Bundestag di allora. Si erano chiesti, come
si poteva migliorare l'informazione sui dibattiti
al Bu ndestag (Parlamento), al Bundesrat (Consiglio
federale) e nei Landtage (Parlamenti dei Länder)
e su altri eventi politici o di rilevanza sociale.
La televisione generalista non potendo dare spazi
a sufficienza a questi eventi, proponeva di creare
un canale supplementare per dedicarlo ai dibattiti
parlamentari ed ad altri eventi politici, come
congressi di partiti e associazioni, ma anche su
manifestazioni di carattere scientifico-culturale.
Il progetto di canale che
era da creare appositamente per queste necessità, definito come Ereignis-und
Dokumentationskanal (canale, evento e documentazione),
fu sottoposto all'approvazione dei Länder – in
Germania la radiotelevisione è considerata
parte della cultura e come tale va gestita dai
Länder –. La Corte Costituzionale ha concesso
da sempre ai Länder il diritto di varare nuovi
canali.
Sono anche loro che hanno
la facoltà di
decidere ogni 4/5 anni sull'aumento del canone,
secondo l'aumentare dei diritti e l'indice dei
prezzi. Le commissioni finanziarie delle emittenti
pubbliche presentano il loro fabbisogno, che può essere
disapprovato solo in caso che l'aumento sarebbe
tale ad essere inammissibile socialmente.
Nel 1997 dunque, nello stesso momento in cui fu
varato il nuovo canale, fu anche approvato un sostanziale
aumento del canone, una parte del quale fu poi
destinato al finanziamento di Phoenix.
Tutti i dibattiti preparatori
si erano svolti in tempi molto brevi. Dalle prime
consultazioni all'approvazione finale dei Länder era passato
poco più di un anno. La realizzazione in
seguito fu ancora più rapida: in quattro
mesi tutte le redazioni funzionavano.
Phoenix è dunque il prodotto della volontà comune
delle due maggiori emittenti televisive tedesche:
ARD (emittente federale che raggruppa
le produzioni di 11 emittenti regionali – degli
11 Länderrundfunkanstalten – in un programma
nazionale, chiamato Das Erste , das 1,
il primo canale, si intende);
ZDF, das Zweite Deutsche Fernsehen
(il secondo canale televisivo tedesco), che è un
canale nazionale con sede a Mainz.
La televisione pubblica si è inoltre
dotata, accanto a Phoenix, anche di un altro
canale tematico: il Kinderkanal.
Questa creazione di nuovi
canali ha provocato un'ondata di proteste fra
le emittenti private. La NTV, un canale “News” privato, è giunto
al punto di denunciare Phoenix alla Commissione
europea a Bruxelles per presunta concorrenza sleale.
Però Bruxelles ha deciso che Phoenix non
essendo commerciale in nessun senso, non avendo
pubblicità, non poteva essere considerato
un concorrente sleale, ma al contrario copriva
una funzione di servizio pubblico, aiutando la
partecipazione del cittadino alla vita politica
ed era dunque uno strumento di democratizzazione
di prim'ordine. Inoltre Phoenix non è un
canale “news”, ma di informazione politica. Distinzione
evidenziata dal fatto che Phoenix trasmette lo
stesso telegiornale della ARD, del primo canale
dunque, aggiungendo solo di volta in volta una
traduzione gestuale per i non udenti. Si tratta
quindi di un servizio pubblico nel senso più completo.
In Germania, com'è ben noto, la radiotelevisione
pubblica è considerata tale, poiché risponde
all'obbligo di fornire un servizio di base generale
per tutti, orientato sull'informazione, la cultura,
l'educazione, la religione, l'intrattenimento,
lo sport, e la musica, per citare solo alcuni aspetti.
Il secondo criterio è importante
quanto il primo: l'indipendenza editoriale dei giornalisti !
Per legittimare questi orientamenti adottati e
per controllare il loro equilibrio politico interviene
una struttura istituzionale. Infatti, ARD e ZDF
si sono date un sistema di controllo che funziona
su un principio di autoregolamentazione.
Commissioni interne, chiamate “Rundfunkrat” (consiglio
di radiotelevisione) si riuniscono ogni due mesi.
Sono composte da rappresentanti dei più importanti
gruppi sociali. È definito per legge in
quale proporzione questi consigli devono essere
composti: 9 rappresentanti di partiti, 3 rappresentanti
delle chiese, 6 delle organizzazioni industriali
e sindacali, alcuni delle associazione della gioventù,
degli handicappati, dello sport, da personalità della
cultura e dell'arte, provenienti da organismi del
teatro e del cinema, o della difesa della natura.
È un lungo elenco
di 44 persone per il Rundfunkrat del
WDR. Loro hanno un potere decisionale e anche facoltà di
deliberare sul bilancio annuale. Da questi consigli
ogni 6-8 settimane una delegazione è mandata
al Programmbeirat (consiglio del programma)
di Phoenix che riferisce sull'andamento del canale
ai presidenti della ARD e della ZDF, ma non ha
potere decisionale e non può interferire
sul programma.
Presentazione del Programma
La sua specificità risiede
nel fatto che eventi e dibattiti sono trasmessi
integralmente, senza tagli o abbreviazioni.
Sedute parlamentari, colloqui e hearing ,
nazionali o dall'estero sono presentati senza commenti,
ma completati da relativi analisi e documentazioni;
queste documentazioni, reportage, e feature chiariscono
lo sfondo e i moventi dei più importanti
eventi della società e della vita politica.
In questo modo lo spettatore può farsi con
calma la sua idea dei processi di formazione di
opinione e dei processi decisionali in atto nello
Stato e nella società.
Infatti Phoenix manda in
onda negli intervalli uno slogan appropriato
con il quale invita lo spettatore ad informarsi: “ Mach' Dir das g a
n z e Bild! ” “ Fatti l'immagine
completa ” oppure “Fai tu l'immagine completa!”.
L'intonazione è messo sull'attributo “completo”.
Non un immagine qualsiasi ma l'immagine intera,
una rappresentazione completa, esaustiva, fondata.
Phoenix aiuta la formazione delle opinioni dei
cittadini, chiarendo retroscena e nessi tra eventi.
Questo canale tematico promuove il parlamentarismo
democratico e l'integrazione europea.
Secondo la direttiva della
ARD e della ZDF, di fare programmi al di sopra
degli interessi dei partiti, anche Phoenix ha
contenuti equilibrati. Rende conto della pluralità delle
opinioni direzioni e di tendenze come quelle
politiche, religiose, scientifiche, ed artistiche
che esistono a livello regionale nazionale e
internazionale.
Descriviamo più nel
dettaglio i tre punti fondamentali della programmazione
di Phoenix:
Trasmissione
di eventi
Documentazioni
Trasmissioni con la partecipazione
del pubblico, chiamate trasmissioni “Call In”.
La visione di Phoenix è stimolante, poiché i
suoi redattori non temono tematiche scomode, al
contrario nel seguire le trasmissioni si può essere
sicuri che i soggetti trattati sono di grande pertinenza
per la comprensione delle società attuali
e della loro storia.
Ad 1 : Nel quadro della trasmissione
di eventi (Ereignisuebertragungen),
Phoenix trasmette degli eventi di grande importanza
dal terreno nazionale o dall'estero, live o
in differita. Fa altrettanto con i dibattiti
nel parlamento federale e nei parlamenti dei
Laender (Bundestagsdebatten und Landstasgdebatten)
come pure con i dibattiti dal parlamento europeo
o da altri parlamenti e istituzioni.
Cosi Phoenix riferiva nel 1998, tra le altre,
sulla visita di Bill Clinton a Berlino e del cambiamento
di Governo a Bonn, mentre dall'estero riferiva
della restituzione di Hong Kong alla Cina e della
visita di Papa Giovanni Paolo II a Fidel Castro.
In quanto di interesse pubblico,
anche le giornate della chiesa, degli storici
e dei giuristi sono integrate nel programma in
corso, come anche le manifestazioni di accademie
o congressi, le decisioni della Corte Costituzionale
Federale o delle attività dei
sindacati e delle associazioni imprenditoriali.
La trasmissione di eventi, essendo la caratteristica
premiante del canale, è considerata prioritaria
ed ha quindi la precedenza su tutta la programmazione.
Ad 2 : L'offerta delle documentazioni “Dokumentationsangebot” di
Phoenix si estende dalle trasmissioni ecologiche
e biografiche fino alle trasmissioni storiche e
di storia contemporanea. Questi programmi sulla
storia permettono di analizzare intere epoche,
che erano rimaste incomprese anche da coloro che
le hanno vissute da contemporanei. Sono dunque
stati mandati in onda grandi cicli sul “Terzo Reich” e
sull'Olocausto.
Con particolare interesse
vengono seguiti i dibattiti parlamentari storici,
come ad esempio quelli del sessantotto, di cui
i cittadini all'epoca erano all'oscuro perché la stampa non ne riferiva.
Questa carenza di informazione non si ripeterà più;
con Phoenix il cittadino può assistere quotidianamente
ai dibattiti parlamentari molti dei quali sono
dedicati al tema dell'unificazione europea.
C'erano ad esempio delle
produzioni eccellenti come la serie di 6 puntate: “L'animale Homo” di
Desmod Morris, “Fino all'ultima goccia-la lotta
per l'acqua”, una documentazione con materiali
sul Kenia, Mexico City, Turchia, Israele e Thailandia,
oppure “20 giorni nel XX secolo”, una serie sulla
storia contemporanea a proposito della fine del
millennio.
Nelle trasmissioni con partecipazione
del pubblico, come quella chiamata “ Baricentro ” in
cui invitati competenti discutono e rispondono
su un tema d'attualità alle domande degli
spettatori. Questo programma, che va in onda dal
lunedì al venerdì alle ore 20.15,
offre allo spettatore l'occasione di partecipare
per telefono o fax, a dei “Panel di esperti”. La
trasmissione si occupa soprattutto di eventi di
stretta attualità: sono stati discussi molti
aspetti della guerra nella ex-Jugoslavia, dei tumulti
al campionato mondiale di calcio in Francia, come
pure delle valanghe in Austria e Svizzera. Nella
trasmissione settimanale “Al Fatto” di solito è invitato
un uomo politico che rende conto del suo operato
agli spettatori e al moderatore. Come ospiti hanno
partecipato tra gli altri, Otto Schily, Norbert
Bluem. Yoschka Fischer, Rudolf Scharping.
La squadra di Phoenix
All'incirca 84 collaboratori
e 2 direttori di programma, venendo uno dall'ARD
e l'altro dalla ZDF, formano attualmente la squadra
di Phoenix, che si compone di diverse redazioni,
dalla produzione in studio e dallo svolgimento
delle trasmissioni. Anche i collaboratori delle
redazione vengono per metà da ARD e da
ZDF.
La redazione “pianificazione” e
responsabile della ricerca per quanto riguarda
gli eventi e la gestione dei programmi.
La redazione “documentazione” si
occupa della trasmissione delle documentazioni
e due altre redazioni realizzano a turno le trasmissioni
degli eventi e dei talk show.
Il fondamento giuridico ed il finanziamento
Il fondamento giuridico di
Phoenix è fissato
nel terzo cambiamento del contratto radio televisivo
di stato che permette ad ARD e a ZDF due canali
tematici supplementari, (il Kinder kanal e Phoenix).
Phoenix è finanziata secondo questo contratto,
siglato dai Parlamenti dei Laender, con una quota
di 14 Pfennig, circa 150 lire, del canone mensile.
Il Budget annuale è di 59 milioni di DM.
I programmi possono essere
ricevuti da tutte le case dotate di ricevitori
satellitari Astra 1C. Infatti le trasmissioni
possono essere ricevute anche in Italia su Astra
1C ( 19,2° est), trasponder 36,
Downlink-frequenza 11.009 GHZ, polarizzazione verticale.
Il ricevitore satellitare
deve essere programmato 1.009 MHZ verticale,
per i dispositivi più vecchi,
1.259 MHZ verticale, per i più recenti. È previsto
che i programmi siano ricevibili sempre di più via
cavo, attraverso la rete Deutsche Telekom in Germania.
|