Articolo publicato in seguito all' INCONTRO 14 OTTOBRE 2009 - ROMA
EUROVISIONI - FESTIVAL DEL CINEMA E DELLA TELEVISIONE
Istituto Cervantes - Sala Mostre -
Piazza Navona 91, Roma
Eurovisioni chiude con lottizzazione e spoil system
Roma, 14 OTT (Velino) - Giornata conclusiva per la
XXIII edizione Eurovisioni 2009, il Festival dell'audiovisivo
che gia', nelle giornate precedenti, ha prodotto sia
contributi importanti per il dibattito su Creativita' e
Innovazione, cui l'edizione di quest'anno e' dedicata, che
dichiarazioni di stretta attualita' con i sistemi mediatici
nazionali e internazionali. L'Instituto Cervantes di Piazza
Navona ospita questo pomeriggio, dalle ore 15.00, la Giornata
Italiana di Eurovisioni, con il dibattito "Elogio della
lottizzazione o rifondazione dello spoil system?", promosso
dall'Associazione Infocivica in collaborazione con Editori
Laterza e l'Universita' degli Studi di Perugina. A presentare
il Volume, omonimo del titolo dell'incontro. il Prof. Paolo
Mancini, autore del libro. Paolo Mancini intraprende una
riflessione storica sulla selezione della classe dirigente
Uri Eiar e, in particolare, di quella dei giornalisti della
Rai. L'analisi e' focalizzata sugli anni che vanno dalla
Riforma del 1975 alla fine del Prima Repubblica, quando i
partiti venivano considerati come "editori di riferimento".
Proseguira' cercando di capire gli effetti del nuovo spoil
system derivante dal sistema maggioritario e dalla formazione
di un bipolarismo potenzialmente tendente al bipartitismo
negli anni della cosiddetta Seconda Repubblica,
caratterizzati a partire dal 1994 dalla cosiddetta "discesa
in campo dei media'. La centralizzazione della Rai a Roma, il
centro-sinistra, l'avvento di Bernabei e la nascita delle
tribune politiche come risposta ai rilievi della Corte
Costituzionale. Criteri di selezione dei giornalisti,
funzioni della Commissione parlamentare di vigilanza e
caratteri generali della missione del servizio pubblico nei
primi anni del monopolio televisivo. Spiega Bruno Somalvico,
Segretario di Infocivica: "i nostri dibattiti vorrebbero
favorire una nuova stagione riformatrice per il servizio
pubblico nella societa' dell'informazione in cui, ad esempio,
la Commissione Parlamentare possa ritrovare la sua missione
di indirizzo per costruire un nuovo servizio pubblico
crossmediale in grado di soddisfare di nuovo - nella societa'
complessa di oggi - quella missione di coesione sociale che
aveva tradizionalmente garantito. Sotto questo profilo
proponiamo un metodo diverso per il rinnovo della Convenzione
Stato Rai in scadenza nel 2015. Partiamo dalla fotografia
della societa' e dai bisogni di servizio pubblico per le
categorie "deboli" (immigrati, utenti monomediali e
scarsamente alfabetizzati). In base a questi bisogni
definiamo chiaramente i perimetri dell'offerta crossmediale
di servizio pubblico. E solamente in base a questo primo
lavoro, arriviamo a circoscrivere i finanziamenti necessari e
l'assetto organizzativo e societario in grado di realizzare
quelli che la Direttiva UE chiama i "media di servizio
pubblico" per distinguerli dai broadcaster lineari classici
incorporando anche i nuovi media in rete. Una volta
individuati missione, offerta e finanziamento e, solo a quel
punto, si possono determinare nuove regole e una governance
conferendo al Parlamento il ruolo di indirizzo e di
riassegnazione dei compiti ai concessionari, con rinnovi
magari a scadenza decennale (e non ventennale come nel caso
della Convenzione attuale) seguendo modelli di buone pratiche
come quello adottato nel Regno Unito per il rinnovo della
Royal Charter della BBC. Su questo tema e sull'esigenza di
superare il compromesso adottato nel 1997 con l'approvazione
del Protocollo sugli aiuti di stato ai servizi pubblici
annesso al Trattato di Amsterdam, abbiamo organizzato 15
giorni fa una Conferenza europea a Torino, insieme alla
Rappresentanza in Italia della Commissione Europea,
nell'ambito del Prix Italia. In questa prospettiva di
medio-termine credo vada pensato il nodo che affronteremo
oggi dei nuovi criteri di selezione delle classi dirigenti e
giornalistiche del servizio pubblico". All''incontro moderato
da Giorgio Zanchini, partecipa anche Gianni Bellisario ,
Vicepresidente Infocivica. A seguire, la Discussione fra
Francesco Bonini, Franco Chiarenza e Franco Monteleone mette
in luce i punti di convergenza e divergenza del sistema
italiano con quello americano, quello della BBC e degli altri
monopoli pubblici continentali. . Paolo Mancini continua con
una ricostruzione che va dalla riforma del servizio pubblico
alla prima legge di sistema: la lunga gestazione di un
sistema misto negli anni del consociativismo e la via
italiana al pluralismo. La volonta' di uscire dal regime
ingessato di monopolio, le aspettative di partecipazione
della societa' civile alla riforma del servizio pubblico e
alla crescita della liberta' d'antenna. Cosa comporta
nell'informazione l'esaurimento della formula della riforma,
la crisi finanziaria e la riorganizzazione della Rai nella
fase di avvio della concorrenza e di formazione di un sistema
misto: quali sono i riflessi dell'oscuramento dei network
della Fininvest e poi del Decreto Salva-Berlusconi sugli
equilibri politici interni alla Rai. Possiamo parlare di
Lottizzazione perfetta negli anni del consociativismo e della
modifica del meccanismo di nomina del Cda che segnera' la
progressiva rinazionalizzazione della Terza Rete.
L'approvazione della legge Mammi', l'opzione zero e la
formazione di un duopolio simmetrico con la diretta per i TG
alla Fininvest in che misura trasforma il tradizionale
modello di lottizzazione della Rai e in che misura anticipa
la crisi e poi la fine della prima repubblica? Ancora, nel
pomeriggio, una Discussione con Giovanni Belardelli, Angelo
Guglielmi, Pio Marconi ed Emmanuele Milano. I riflessi della
crisi politica di quegli anni e gli impatti negativi della
fine dell'unitarieta' dell'azienda sulle politiche di
selezione del management extragiornalistico e sui mancati
investimenti nelle infrastrutture tecnologiche all'origine
della crisi del modello italiano (assenza di reti via cavo,
ritardo adozione standard a colori, far west nella gestione
delle frequenze, mancato sviluppo case di produzioni
indipendenti a fronte della crisi del vecchio cinema)à
L'intervento di Bruno Somalvico, segretario di Infocivica,
parte dal tentativo di autoriforma con il Rapporto sulla Rai
di De Rita Martinoli e Bruno e arriva alla stagione dei
congressi negli anni della cosiddetta partecipazione. Che
indicazioni positive trarre da quel dibattito? Che cosa
insegna il fallimento del primo progetto federalista? In
quale misura quest'esperienza e' utile per un nuovo metodo di
ridefinizione della missione del servizio pubblico nella
societa' dell'Informazione e di selezione delle classi
dirigenti del servizio pubblico in un sistema maggioritario
bipolare o bipartitico La terza parte della conferenza di
Paolo Mancini raccontera' la fine della partitocrazia nella
Seconda Repubblica, la discesa in campo dei media e la
persistenza della lottizzazione negli anni di passaggio dal
confortevole duopolio televisivo al temibile triopolio grazie
alla rivoluzione digitale e ad un nuovo contesto competitivo.
Discussione finale con Carlo Carboni, Angelo Maria Petroni e
il Senatore Fabrizio Morri, membro ottava commissione
permanente (lavori pubblici e comunicazioni) e della
commissione parlamentare per l'i indirizzo generale e
vigilanza servizi radiotelevisivi. Il Dibattito conclusivo,
con gli Interventi previsti di: Riccardo Berti, Massimo De
Angelis, Franco Iseppi, Andrea Melodia, Enrico Menduni,
Piervincenzo Porcacchia, Carlo Rognoni e Michele Sorice. Nel
tardo pomeriggio, le repliche e le conclusioni del Prof.
Mancini: l'allargamento della competizione in assenza di una
rivoluzione liberale e di un'etica protestante nella classe
giornalistica, assicurera' di per se' una migliore qualita'
del servizio e una migliore formazione dei cittadini e
dell'opinione pubblica? (com/dbr)
141510 OTT 09 NNNN
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