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Istituto Cervantes - Sala Mostre
Piazza Navona 91, Roma

ELOGIO DELLA LOTTIZZAZIONE O RIFONDAZIONE DELLO SPOIL SYSTEM?

Conferenza del prof. Paolo Mancini, Università di Perugia
autore del saggio Elogio della lottizzazione, Roma-Bari, Laterza, 2009

mercoledì 14 ottobre 2009 - ore 15:00 - 19:00

Con Paolo Mancini abbiamo iniziato una riflessione storica sulla selezione della classe dirigente URI EIAR e in particolare di quella dei giornalisti della Rai. L'analisi è stata focalizzata sugli anni che vanno dalla Riforma del 1975 alla fine del Prima Repubblica, quando i partiti venivano considerati come “editori di riferimento”. e' proseguita cercando di capire gli effetti del nuovo spoil system derivante dal sistema maggioritario e dalla formazione di un bipolarismo potenzialmente tendente al bipartitismo negli anni della cosiddetta Seconda Repubblica, caratterizzati a partire dal 1994 dalla cosiddetta “discesa in campo dei media”.
Fra i discussant, unitamente ad alcuni cattedratici quali: Giovanni Belardelli, Carlo Carboni e Michele Sorice e al senatore Fabrizio Morri - moderati da Giorgio Zanchini - hanno partecipato alla conferenza del prof. Mancini alcuni protagonisti di quella stagione: Franco Chiarenza, Pio Marconi, Andrea Melodia, Emmanuele Milano, Franco Monteleone e Piervincenzo Porcacchia.

PROGRAMMA DEL SEMINARIO

15.00 - Introduce e modera Giorgio Zanchini

15.05 - Saluto di Giacomo Mazzone, Segretario Generale Eurovisioni

15.10 - Saluto di Gianni Bellisario Vicepresidente Infocivica

15.15 - Parte prima conferenza di Paolo Mancini: Introduzione storica. La selezione dei giornalisti e della classe dirigente negli anni del monopolio radiofonico (1924-1954) e nel primo decennio del monopolio televisivo (1954-1964).
Breve excursus sulla classe dirigente degli esordi dell'URI e poi dell'EIAR che vedono la nascita delle partecipazioni statali. Caratteristiche del gruppo dirigente torinese formatosi in quegli anni. Riflessi della presenza anglo americana sulla formazione dei giornalisti nell'Italia libera nelle radio sotto le forze di occupazione e di liberazione. Arturo Carlo Jemolo e la Rai nei governi di Unità nazionale. Giuseppe Spataro, il controllo politico democristiano e Il ritorno della classe dirigente EIAR negli anni della ricostruzione e della guerra fredda. Dall'ingresso dei "corsari" all'arrivo di quelli che vennero allora definiti come i nuovi "boiardi di stato" democristiani. Filiberto Guala e il rinnovamento del gruppo dirigente dell'azienda nei primi anni della televisione. La centralizzazione della Rai a Roma, il centro-sinistra, l'avvento di Bernabei e la nascita delle tribune politiche come risposta ai rilievi della Corte Costituzionale. Criteri di selezione dei giornalisti, funzioni della Commissione parlamentare di vigilanza e caratteri generali della missione del servizio pubblico nei primi anni del monopolio televisivo.

15.30 - 16.00 - Discussione: Francesco Bonini, Franco Chiarenza e Franco Monteleone.

Quali i punti di convergenza e divergenza del sistema italiano con quello americano, con quello della BBC e degli altri monopoli pubblici continentali.

16.00 - Parte seconda conferenza di Paolo Mancini. Dalla riforma del servizio pubblico alla prima legge di sistema: la lunga gestazione di un sistema misto negli anni del consociativismo: la via italiana al pluralismo

La volontà di uscire dal regime ingessato di monopolio, le aspettative di partecipazione della società civile alla riforma del servizio pubblico e alla crescita della libertà d'antenna. La crescita del pluralismo nella carta stampata con la nascita a destra nel 1974 de Il Giornale di Montanelli e a sinistra nel 1976 della Repubblica di Eugenio Scalfari. In che misura questi fattori nel mono dell'informazione concorrono a superare il vecchio latifondo e modello di stretto controllo politico democristiano nella selezione del personale? Gli effetti delle due Sentenze della Corte Costituzionale del 1974: la stagione del Centofiori L'approvazione della Legge di riforma della Rai del 1975 il passaggio dalla Rai dal controllo del Governo all'indirizzo del Parlamento: la nascita della diarchia fra Presidente socialista e Direttore Generale democristiano. La definitiva legittimazione delle emittenti in ambito locale da parte della Corte nel luglio 1976 Dai ripetitoristi ai primi consorzi di televisioni locali: l 'avvio di quindici anni di a-regulation all'italiana e di scontro defatigante tra il partito Rai e il partito pro televisione privata e le sue conseguenze nelle politiche di selezione del personale e degli operatori nell'informazione in occasione dell'avvio della Terza Rete sia regionale sia nazionale. Cosa comporta nell'informazione l'esaurimento della formula della riforma, la crisi finanziaria e l a riorganizzazione della Rai nella fase di avvio della concorrenza e di formazione di un sistema misto. Quali sono i riflessi dell'oscuramento dei network della Fininvest e poi del Decreto Salva-Berlusconi sugli equilibri politici interni alla Rai. Possiamo parlare di Lottizzazione perfetta negli anni del consociativismo e della modifica del meccanismo di nomina del Cda che segnerà la progressiva rinazionalizzazione della Terza Rete. L'approvazione della legge Mammì, l'opzione zero e la formazione di un duopolio simmetrico con la diretta per i TG alla Fininvest in che misura trasforma il tradizionale modello di lottizzazione della Rai e in che misura anticipa la crisi e poi la fine della prima repubblica?

16.15 - 16.55 - Discussione con Giovanni Belardelli, Pio Marconi ed Emmanuele Milano.

Riflessi della crisi politica di quegli anni e impatti negativi della fine dell'unitarietà dell'azienda sulle politiche di selezione del management extragiornalistico e sui mancati investimenti nelle infrastrutture tecnologiche all'origine della crisi del modello italiano (assenza di reti via cavo, ritardo adozione standard a colori, far west nella gestione delle frequenze, mancato sviluppo case di produzioni indipendenti a fronte della crisi del vecchio cinema…

16.55 - Intervento di Bruno Somalvico segretario di Infocivica

Dal tentativo di autoriforma con il Rapporto sulla Rai di De Rita Martinoli e Bruno alla stagione dei congressi negli anni della cosiddetta partecipazione. Che indicazioni positive trarre da quel dibattito? Che cosa insegna il fallimento del primo progetto federalista? In che misura quest'esperienza è utile per un nuovo metodo di ridefinizione della missione del servizio pubblico nella società dell'Informazione e di selezione delle classi dirigenti del servizio pubblico in un sistema maggioritario bipolare o bipartitico

 

17.00 - 17.15 - Parte terza conferenza di Paolo Mancini - Seconda Repubblica fine della partitocrazia discesa in campo dei media e persistenza della lottizzazione negli anni di passaggio dal confortevole duopolio televisivo al temibile triopolio grazie alla rivoluzione digitale e ad un nuovo contesto competitivo.

La Rai dei professori negli anni di Tangentopoli e della riorganizzazione del polo televisivo commerciale in Mediaset. La nuova disciplina delle campagne elettorali. La Rai e l'inizio della stagione dello spoil system derivante dal sistema maggioritario e dalla discesa in campo delle televisioni commerciali. Piattaforme digitali e avvio della riforma del sistema delle comunicazioni in Italia. La legge Maccanico e l'Istituzione dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (1997-1998). L'irrisolta questione del conflitto di interesse e il varo delle norme sulla par condicio nel 2000. Verso la fine del mercato protetto: dal compromesso per l'avvio della televisione digitale terrestre nel 2001 alla fusione delle piattaforme via satellite e la nascita di Sky Italia nel 2003. La legge Gasparri e l'inutile tentativo di blindare un mercato televisivo ormai allargato e che non può più essere protetto malgrado l'approvazione fuori tempo massimo del decreto “salvareti”. Dal cosiddetto "editto bulgaro" all'uso privato del servizio pubblico: le infinite polemiche sull'informazione Raiset negli anni del consolidamento di Sky Italia. L'attuale stallo legislativo negli anni della transizione dal duopolio oligocanale terrestre al triopolio bipiattaforma digitale: verso un'asimmetria nell'universo digitale: forte crescita dell'offerta televisiva a pagamento via satellite a fronte dello stentato decollo della piattaforma televisiva digitale terrestre promossa dai soggetti tradizionali: Sky e la percezione di un'informazione non lottizzata.

17.15 - 18.00 - Discussione con Carlo Carboni, Fabrizio Morri e Piervincenzo Porcacchia

18.00 - 18.45 - Dibattito conclusivo - Interventi di: Massimo De Angelis, Andrea Melodia, Salvatore Morello e Michele Sorice


18.45 - 19.00 - Repliche e conclusioni del Prof. Mancini
L'improrogabile riforma nella selezione dei giornalisti e delle nuove classe dirigente del servizio pubblico in un ambiente competitivo e di fronte alle nuove sfide e competenze necessarie per soddisfare le nuove domande nell'era della convergenza crossmediale
L'allargamento della competizione in assenza di una rivoluzione liberale e di un'etica protestante nella classe giornalistica, assicurerà di per sé una migliore qualità del servizio e una migliore formazione dei cittadini e dell'opinione pubblica?

19.00 Fine dei lavori