"Un'unica testata radiofonica europea che coinvolga tutte le radio del servizio pubblico. Una testata a 12 stelle, quelle della bandiera europea. E realizzare a Roma una grande conferenza continentale per coinvolgere tutte le radio interessate a questo progetto innovativo". È la proposta che dal Prix Italia di Torino lancia Antonio Preziosi, direttore del Giornale Radio Rai, di Radio Uno e di Gr Parlamento.
Preziosi "crede" nella possibilità di "dar vita ad un grande progetto giornalistico europeo che veda coinvolte le radio del servizio pubblico attraverso le nuove tecnologie crossmediali. Una testata a dodici stelle che sappia rilanciare il ruolo dell'informazione europea, e del servizio pubblico in particolare".
La proposta è stata avanzata da Preziosi in chiusura dei lavori del convegno dal tema "Identità e diversità dell'Europa", organizzato dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia con Infocivica e Gruppo di Torino nell'ambito appunto della 62esima edizione del Prix Italia. Il seminario internazionale, al quale hanno preso parte giuristi, esperti di media ed esponenti delle istituzioni italiane e comunitarie, si è incentrato sulle tematiche e gli scenari del servizio pubblico crossmediale, in vista di una Conferenza Europea sui media di servizio pubblico nella società della conoscenza.
Preziosi, ha ricordato sul fatto che con troppo facilità si considera «vecchio» sia il continente europeo sia la stessa radio - quando invece sono entrambi «testimoni attualissimi della capacità e della voglia di essere giovani» e ha «idealmente invitato tutti i responsabili delle testate radiofoniche a partecipare all'ideazione di questo grande giornale radiofonico via internet a 27 canali». «È mia intenzione - ha concluso Preziosi - farmi playmaker di questa iniziativa. Radio Uno potrebbe, ad esempio, diventare promotrice di un grande meeting europeo da tenersi a Roma dove riflettere tutti insieme del disegno comune di una radio europea, per mettere a dimora talenti, volontà e risorse che davvero non mancano tra i colleghi giornalisti e operatori dell'informazione radiofonica europea». |