APPLICAZIONE DELLA ROYAL CHARTER DELLA BBC
e riorganizzazione crossmediale del servizio pubblico nel Regno Unito
Conferenza del prof. Matthew Hibberd, Università di Stirling e LUISS Roma
autore de "Il grande viaggio della BBC", Roma, Rai-Eri Collana Zone
Roma, Sala Stampa Auditorium Fondazione Musica per Roma,
martedì 28 aprile ore 15.00-18.00
Sintesi del saluto del Prof. Bino Olivi , Presidente di Infocivica
Ringrazio gli intervenuti a questa riflessione che mi sembra di grandissima importanza in questo momento.
Le tecnologie avanzano e le strutture debbono seguirne. E quindi anche le regole.
Una riflessione sulle interconnessioni fra innovazione tecnologica, riarticolazione crossmediale dell'offerta, riposizionamento delle imprese e regole vecchie e nuove del gioco deve consentire di approdare al superamento del Protocollo annesso al Trattato di Amsterdam che risale al 1997. Un secolo fa'. Me ne ricordo bene perché sono colui che ha scritto la riformulazione finale del compromesso sopraggiunto che lasciava agli Stati nazionali il compito di stabilire cosa fossero i programmi di servizio pubblico finanziati dal canone e in che misura si potessero distinguere da quelli finanziati da risorse di mercato.
Era una soluzione di compromesso che nessuno considerava definitiva. Una soluzione transitoria in attesa di capire quali sarebbero stati gli effetti del passaggio al digitale e dell'irrompere dei nuovi servizi della società dell'Informazione.
Ma sin dalla metà degli anni Novanta un legislatore quello britannico aveva iniziato a preparare questa transizione. Il nostro seminario vuole approfondire le misure prese dal Governo britannico e capire in che misura le ultime due Royal Charter possano costituire un esempio utile per il legislatore europeo. E quindi anche per quello italiano che non dovrebbe aspettare lo scadere della Convenzione Rai Stato nel 2015 per ridefinire la missione del servizio pubblico che noi continuiamo a ritenere fondamentale per le nostre società democratiche.
E' per questo che Infocivica propone di avviare un'ampia discussione insieme alle Università e al tessuto associativo italiano ed europeo.
Roma, 28 aprile 2009 |